Iscriviti alla newsletter


instagram
youtube
spotify

Rimani aggiornato

immagine profilo pittogramma novas sarda

Iscriviti alla newsletter!

NOVAS

SARDA

La Sardegna non è una regione per giovani

2024-03-02 11:09

Massimo Demelas

Società, giovani, istat, lavoro, istruzione,

La Sardegna non è una regione per giovani

Lo conferma lo studio dell’Istat, che assegna alla Sardegna il primato negativo, per 18-34 che lasciano la propria terra.

1.png

Lo conferma lo studio dell’Istat, che assegna alla Sardegna il primato negativo, per 18-34 che lasciano la propria terra.

Nonostante un aumento della propensione agli studi, non vedono possibilità di crescita e benessere.
Per questo, cercano nelle grandi città la costruzione di un futuro più sereno.
Ad aumentare il fenomeno dell’emigrazione studentesca impattano le ancora limitate scelte, soprattutto dopo la triennale, per i corsi magistrali e di specializzazione.
Inoltre, fanno la differenza, strutture vecchie, non solo per quanto riguarda gli edifici, ma anche e soprattutto dei corsi, basati ancora per la maggior parte nella teoria e con poca pratica.

La mancanza di opportunità lavorative stabili e qualificate non è nuova nell'isola, ma si è accentuata ancora di più a partire dai “millenials” (nati tra 1980 e il 1996).
Quasi metà dei giovani residenti al Sud, si dichiara insoddisfatto della propria situazione economica e si sente insicuro rispetto al proprio futuro.
Sommato ad un tasso di disoccupazione tra i peggiori in Italia,la Sardegna sarà così caratterizzata da un progressivo impoverimento demografico.
Questo fenomeno, detto anche inverno demografico, ha portato già oggi ad avere una grossa fetta della popolazione over 60, con previsioni future che parlano di un continuo peggioramento.
Questo unito alla grossa emigrazione degli under 34, porta con sé un grande problema per tutti.

Continuando in questo modo, infatti, ci sarà una platea sempre più ampia di pensionati.
Allo stesso tempo con una diminuzione sostanziale di lavoratori, già dal 2022 nella maggior parte delle province del sud si trovano più pensionati che occupati.
Nel lungo tempo, questa tendenza, porterebbe alla rottura totale del sistema pensionistico italiano.

Se questa situazione non sarà arginata, genererà una povertà media sempre maggiore, soprattutto in una terra come la Sardegna, in cui l’economia segna crescita zero. 
Così facendo continueremo a lasciar partire quel valore aggiunto che potrebbe invece smuovere questo impasse.